Egret Loar

Nome: Egret Loar

Compleanno: 24 Mohn (equiparabile ad un nostro mese invernale)

Sesso: Femmina

Statura: 102 cm

Capelli: Castani

Occhi: Verdi

Storia: La madre di Egret morì nel darla alla luce e il padre, poco tempo dopo, sparì. Rimase a vivere con la nonna, che la amava e viziava come poteva, finchè anch'essa, purtroppo, non morì di malattia. Da allora la bambina non sorride più. Il suo viso e in perenne bilico sul pianto a dirotto, con due enormi candele di muco colanti dal naso. Fu trovata da Foehn e Antea ed "adottata" dalla loro compagnia di ladri chiamata FAE.
Si occupa di alleggerire il peso delle borse delle persone che rimangono incantate ad ascoltare Antea. Se vengono scoperti o sono in pericolo, Egret è in grado di sfoderare potenti magie legate all'acqua incontrollabili e potenti. Spesso si manifestano sotto forma di enormi draghi che rigurgitano acqua rovente, in grado di ustionare le persone.

Carattere: Egret è una bambina isterica, irritante e piagnucolosa. Si esprime con pochissime parole (SI, NO, VATTENE) e i suoi occhi sono lo specchio di un rancore e un odio verso il mondo incommensurabile per una bambina della sua età. Dentro la sua mente risuonano solo parolacce e insulti. Per niente aperta ai cambianti maltollera tutti, tranne pochi eletti a cui permette di avvicinarsi. Nonostante tutto, Egret è una bambina piuttosto intelligente e intuitiva, il suo talento con la magia è considerato sbalorditivo per la sua età (5 anni), ma il suo scarsissimo controllo la rendono una mina vagante persino per i suoi alleati. Giudica le persone a una prima occhiata e difficilmente cambia idea.

Rapporti:

Foehn: è il suo capo, ne è abbastanza terrorizzata e lo chiama "brutto cagnaccio".

Antea: La considera una sorella maggiore, ma anche lei non è esente da sfuriate e capricci.

Curiosità:

- Va matta per i dolci, sopratutto il gelato. 

- Se qualcuno le chiede di soffiarsi il naso, fa una scenata isterica in cui farfuglia che se lo fa, dopo il naso le si tappa più di prima. 

- Sembra sopportare un po' di più le femmine rispetto ai maschi.